PiccoloMondo - Europa Nascita e Storia




L'Europa è una regione geografica della Terra costituita da un subcontinente che comprende la penisola situata nella parte settentrionale delcontinente Eurasia e le isole ad essa prossime. In seguito a fattori storico-culturali, è comunque tradizionalmente considerata essa stessa un continente, benché fra i più piccoli: la sua superficie infatti si estende per soli 10.180.000 km² (estensione soltanto di poco superiore all'Oceania, il continente più piccolo della Terra), popolati tuttavia da 731.000.000 di abitanti che la portano ad essere il terzo continente più popolato (dopo l'Asiae l'Africa).
Il suo confine naturale è costituito per un tratto dal mare: è delimitata a nord dal mare Glaciale Artico, ad ovest dall'oceano Atlantico, a sud dalmar Mediterraneo, a sud-est dal mar Nero e dal Caucaso, ad est dal mar Caspio, dalla catena montuosa degli Urali e dal fiume Ural.
La storia europea e la sua cultura hanno influenzato notevolmente tutto il mondo civilizzato. La posizione centrale dell'Europa rispetto agli altri continenti e la penetrazione del mare hanno sempre favorito le comunicazioni fra le popolazioni delle diverse regioni e le migrazioni verso le altre regioni del mondo. Il clima mite di buona parte del continente, inoltre, ha fatto sì che divenisse densamente abitata.




Nascita dell Europa e storia



In epoca greca e romana l'Europa era un termine geografico indefinito, una terra a nord del Mediterraneo, della quale non si conoscevano i confini settentrionali. Nella ricostruzione del geografo greco Ecateo di Mileto (m. 480 a.C.) la terra comprendeva due continenti divisi dal Mediterraneo, centro del mondo: da una parte l'Europa confinata a nord dalle sconosciuteregioni iperboree; dall'altra l'Asia, nella quale erano compresi anche l'Egitto e la Libia.
Assai raramente gli autori latini citano i termini "Europa" ed "europei". Il primo che usa il termine con un significato assai pertinente alla fine del VI secolo fu l'abate irlandese San Colombano, futuro fondatore dell'abbazia di Bobbio, che lo citò (tutus Europae) in una delle lettere al papa Gregorio Magno. Anche il monaco Isidoro Pacensis, usò il termine per indicare i soldati che sotto la guida di Carlo Martello, avevano combattuto a Poitiers (prospiciunt Europenses Arabum tentoria, nescientes cuncta esse pervacua). La battaglia aveva assunto infatti un grande valore simbolico: l'Occidente cristiano idealmente rappresentato dall'Europa, che aveva fermato l'espansione araba; e quindi Isidoro aveva usato l'aggettivo "europeo" per attribuire un'identita colletiva ai guerrieri che avevano fermato gli invasori musulmani.
L'Europa diviene per la prima volta una concreta e nuova realtà politica con l'impero di Carlo Magno. Tra la fine del VIII e l'inizio del IX secolo, alla fine di un trentennio di guerre controLongobardi, Avari, Sassoni e Slavi, nasce una nuova entità nella quale convergono l'antica potenza di Roma, l'autorità spirituale del sommo pontefice e la forza dei giovani popoli germanici. Carlo, un giovane condottiero franco fonda l'Europa, che da generica espressione geografica diventa un grande Impero che usa la stessa moneta, che adotta il latino come lingua ufficiale scritta e che professa una sola religione.
L'Europa è caratterizzata da una lunga storia di grandi successi culturali ed economici che hanno inizio nell'età del bronzo. L'origine della cultura occidentale è generalmente attribuita agli antichi greci e all'impero romano, che dominò il continente per molti secoli, spingendosi fino oltre il Reno e il Danubio; pur non essendo gli ebrei un popolo di origine europea, la cultura ebraica permeò indirettamente il continente attraverso il Cristianesimo, al punto da essere generalmente considerata l'altro fondamento dell'identità europea.
Dopo l'avvento del Cristianesimo e la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'Europa entrò in un lungo periodo di stasi, riportato dai pensatori rinascimentali come l'età buia, e indicato dagli storici moderni come Medioevo. In questo periodo si ebbe l'Espansione del Cristianesimo in Europa tra V e VIII secolo e molte comunità monastiche salvaguardarono le conoscenze accumulate precedentemente, trascrivendole; tra di esse quelle colombaniane e benedettine.
La fine del Medioevo si ha con l'inizio del Rinascimento che da Firenze si diffonde in tutta l'Europa e la nascita delle nuove monarchie nazionali che demarcarono l'inizio di un periodo di nuove scoperte, di esplorazioni e di sviluppo scientifico. Nel XV secolo il Portogallo aprì la strada delle scoperte, presto seguito dalla Spagna e da diverse altre nazioni europee, in particolare Francia e Gran Bretagna, che costruirono vasti imperi coloniali nei territori di Africa, America ed Asia.
Dopo l'età delle scoperte, l'idea della democrazia si fece strada in Europa. Ebbero inizio le lotte per l'indipendenza, in particolare in Francia, nel periodo noto come la Rivoluzione francese, alla quale fecero eco molte altre rivoluzioni che si propagarono nel continente insieme alle idee che propugnavano. La nascita della democrazia accrebbe le tensioni già preesistenti, dovute alla competizione per la conquista del Nuovo Mondo. In particolare Napoleone Bonaparte riuscì a formare un nuovo impero francese egemone in Europa, che tuttavia non resse alle guerre contro le coalizioni formate dagli Impero russo e Austria e i regni d'Inghilterra e Prussia appoggiati dal regno di Portogallo e dalla guerriglia messa in atto dalla popolazione spagnola. Successivamente, l'Europa si stabilizzò, anche se così non sarebbe stato per sempre.
Negli anni seguenti gli stati Europei stabilirono un dominio tecnologico, culturale, politico ed economico sul resto del mondo, conquistando o riducendo in colonie enormi estensioni territoriali in America, Africa ed Asia ed Oceania. In questo periodo nacquero in Europa anche nuove ideologie, dapprima il romanticismo seguito poi dal capitalismo, il nazionalismo, ilcomunismo e il darwinismo. Fu comunque un periodo di tensioni sociali caratterizzate dall'industrializzazione, i moti rivoluzionari del 1848 e dalle politiche espansionistiche dei maggiori stati europei, tenuti in un precario stato di pace durante la fine del secolo dal cancelliere tedesco Otto Von Bismarck grazie ad alleanze che divisero in due il continente.
Nel 1914 tali tensioni sfociarono nella Prima guerra mondiale durata fino al 1918 e che vide sconfitti i due più grandi Imperi continentali, quello tedesco e quello austro-ungarico. Le tensioni sociali e fra gli stati europei crebbero nuovamente a tal punto da sfociare nella Seconda guerra mondiale, la quale è stata principalmente provocata dalla politica aggressiva messa in atto poco prima dai governi fascisti e nazionalsocialisti rispettivamente d'Italia e Germania appoggiati in Asia dall'Impero Giapponese. Le due guerre prima incrinarono e poi spezzarono l'egemonia del continente sul resto del pianeta lasciando il posto di leader mondiale agli Stati Uniti contrastati solo dall'Unione Sovietica.
Dal 1945 al 1991 l'Europa si ritrovò attraversata dalla cosiddetta cortina di ferro, ovvero la linea di confine fra il blocco occidentale-capitalista e quello orientale-comunista, situazione finita con la dissoluzione dell'Unione Sovietica e che al momento è ancora in fase di assestamento, con la creazione dell'Unione europea, il problema dei rapporti con il mondo arabo nelbacino del mediterraneo e del confronto con il ruolo egemonico assunto dagli U.S.A. nel nuovo scacchiere internazionale.




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